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Grotta di Lamaforca - insediamento in grotta (età neolitica)
La grotta si trova nella seconda insenatura ad est di Lamaforca. Si tratta di una grotta costiera frutto dell'erosione marina che presenta due accessi; uno orizzontale verso il mare, l'altro verticale generatosi a seguito di un crollo. La grotta, con molta probabilità, è frutto di una risorgenza carsica fossile; ciò comporta l'emissione di acqua dolce. Al suo interno sono state individuate alcune fasi di frequentazione in età preistorica. In particolare è stata documentata la presenza di numerosi frammenti ceramici, fra cui si segnalano frammenti di tazze emisferiche, di anse a nastro, di orli, per lo più riferibili a ceramica d'impasto, talvolta decorata da bugne riferibili ad età neolitica.
Sito (SI): ogni luogo in cui l’attività antropica si sia espressa o si esprima, lasciando di sì testimonianze ritenute di interesse culturale ai sensi del d.lgs. n. 42/2004 (c.d. Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Un Sito può, dunque, corrispondere non soloa strutture o insiemi di strutture riconducibili a forme di occupazione stabile (insediamenti), ma può essere anche il luogo di un’attività, qualunque essa sia (economica, culturale, artistica, artigianale, cultuale, sociale), svolta in una porzione del territorio nel passato o nel presente, della quale sia presente un’evidenza fisica, come struttura, traccia o segno. Alcuni esempi di Sito sono: un villaggio, un borgo, una masseria, una città in una sua ben caratterizzata fase storico-culturale (romana, medievale, moderna etc.), una cava o una miniera, un tratturo, un terrazzamento agricolo storico, un trabucco.
Dati relativi alla localizzazione geografico-amministrativa del bene, alle modalità con le quali è stato individuato, alle tecniche con cui è stato localizzato e il supporto cartografico utilizzato, all’affidabilità del dato geografico
Modalità individuazione
Geometria
Punto
Metodo di localizzazione
IGM 25K (cartografia al 25.000 dell’Istituto Geografico Militare)
Tecnica di georeferenziazione
Rilievo da cartografia senza sopralluogo
Criteri di perimetrazione
Estensione della cavità. Attività di rilievo ad opera del Gruppo Speleologico Neretino
Affidabilità della localizzazione geografico amministrativa
Informazioni sulle eventuali relazioni del bene con altri beni secondo la logica del contenuto/contenitore e sulle eventuali altre relazioni dirette indipendenti dalla logica su indicata
Informazioni su eventuali verifiche alle quali è stato sottoposto il bene da parte di ricercatori o funzionari preposti e sul tipo di fruibilità del bene
Sito visitato da ricercatori o funzionari preposti:
Notizie sugli interventi diagnostici che hanno riguardato il bene con indicazione della tipologia dell’intervento, la data, la descrizione ed eventuali documentazioni d’archivio o riferimenti bibliografici. Ad es.: scavo archeologico, diagnostiche non distruttive, ecc…
Indicazioni sui caratteri dell’ambiente in cui è inserito il bene: tipo di suolo, morfologia, presenza di margini fisici o naturali
Tipo del suolo
Calcare
Caratteri Morfologici
Calcareniti e roccia non stratificata. La cavità è, molto probabilmente, una risorgenza carsica fossile. La possibilità di emissione di acque dolci è ipotizzabile.
Esposizione
Essendo un sito in grotta è esposto ad attività carsiche che ne modificano, costantemente, la morfologia
Eventuali altre informazioni e considerazioni che non trovano spazio nelle altre sezioni
Coppola, D. 1983 Le origini di Ostuni. Testimonianze archeologiche degli avvicendamenti culurali Arti Grafiche Pugliesi 1-336 - Laddomada, Silvio Giliberto, M. - 1980 Nuove Grotte a Carovigno (Brindisi). Murgia Sotterranea 2(2) - pp. 87-91 Orofino Franco, 1986 Elenco delle grotte pugliesi catastate fino al 31 dicembre 1985. Itinerari Speleologici 2 (1) - pp. 5-60 Parenzan, Pietro 1979 Speleologia Pugliese Edizioni del Comune di 1-212 - Taranto