Tricase  73039  (LE) , Piazza Don Tonino Bello 

Complesso della Chiesa Matrice - Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (età moderna)

La chiesa matrice di Tricase è dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria. L’edificio fu costruito, nel luogo di una struttura di età medievale (XIV-XV secolo), alla fine del Cinquecento sotto il vescovado di Celso Mancini, con un orientamento differente rispetto all’attuale e dedicata a Santa Maria del Foggiaro. Nel 1736 si decise di ricostruirla in quanto non più adatta all’aumentata popolazione tricasina. Per reperire i mezzi finanziari necessari alla fabbrica, l’Università Civica di Tricase istituì la tassa della “vigesima” su grano, orzo ed olive, e la prestazione di giornate di lavoro per i cittadini esenti dall’imposizione.
L’incarico venne affidato al domenicano padre Tommaso Manieri da Nardò, che previde l’ampliamento della navata della chiesa cinquecentesca. Una volta iniziati i lavori però, di lì a poco vennero sospesi perché andavano ad alterare la stabilità della struttura.
L’Università di Tricase, nell’intento di aver una perizia veritiera sullo stato della chiesa che si presentava ormai scoperta e pericolante, interpellò colui che era considerato come il più esperto e brillante architetto della Provincia di Terra d’Otranto, Mauro Manieri, il quale sentenziò che il disegno preparato da fra Tommaso non avrebbe potuto avere seguito.
I lavori di ricostruzione ex novo dell’edificio, per i quali dopo una ventina di anni (1763) era stato incaricato mastro Adriano Preite da Copertino, furono molto lenti, concludendosi solo nel 1784.
La facciata concava, opera del Preite su disegni di Felice de Palma, è scandita da una coppia di paraste per lato che inquadrano al centro il portale in pietra leccese fiancheggiato da colonne binate e sormontato da un ricco fastigio con al centro una nicchia contenente la statua della Vergine. L’ordine superiore, concluso lateralmente da una parasta e una elegante voluta per lato, è dominato al centro da una grande finestra a lira. Oggi la matrice tricasina appare incompleta del timpano nella facciata e degli ordini del campanile.
L’interno, a croce latina con transetto decisamente aggettante e abside molto profonda, presenta sei profonde cappelle laterali e risulta molto luminoso perché illuminato da diciotto occhioni mistilinei e da 4 quattro piccoli occhi nella crociera, tutti dalla caratteristica forma “a lira”. È ornato da tredici altari, sei nella navata centrale e sette nella crociera, compreso l’altare maggiore. La struttura è coperta da audaci volte in muratura, realizzate secondo la tipica tecnica costruttiva del Salento che ha consentito di unire l’eleganza alle leggerezza nonostante la solidità delle costruzioni.
La volta è finemente decorata da stucchi realizzati nel 1784 dal copertinese Luigi Rossi. Allo stesso anno risale la balaustra scolpita a trafori in pietra leccese dall’alessanese Emanuele Orfano, che nel 1787 ne intagliò il cancelletto ligneo. Nel 1795 il tempio si arricchì del pulpito ligneo, finemente intarsiato nel noce dal maestro ebanista Raffaele Monteanni da Lequile; nel 1793 Vincenzo Pisanelli donò alla Parrocchiale la statua lignea di San Vito Martire, protettore della Città.
La chiesa conserva arredi e suppellettili dei precedenti templi come il rinascimentale fonte battesimale, opera di Domenico Musca di Tricase (1547), con bassorilievi scolpiti sulla vasca e sul tronco relativi alla storia della salvezza e un’interessante simbologia sul tema dell’acqua (1547); la statua lignea dell’Immacolata, il riquadro della Vergine del Foggiaro (XVI), e le tele del Battesimo di San Giovanni (XVI), attribuita al Fasolo.
Importanti opere decorano l’interno della chiesa, oltre all'altare maggiore, dedicato alla Natività di Maria (1876), soprattutto l’area del transetto in cui sono collocati gli altari gentilizi dei Gallone, Principi di Tricase. Preziose le tele di importanti artisti come Giovanni Domanico Catalano (San Carlo Borromeo, 1616), Paolo Veronese (Vergine con Bambino e i Santi Matteo e Francesco da Paola con i committenti Cesare, Stefano, Alessandro e Domenico Matteo Gallone, 1581), Jacopo Palma il Giovane (Deposizione dalla Croce, 1614 e Immacolata Concezione, 1612), Paolo Finoglio (Vergine in gloria tra i Santi, 1640 circa). Infine, sul grande portone d'ingresso, all'interno, il dipinto dell' "Ultima Cena" di Roberto Buttazzo di Lequile (1995).

Data ultimo aggiornamento: 27/05/2020

Unità Topografica

Unità Topografica (UT): unità minima che concorre a definire un Sito. La definizione si applica a qualsiasi tipo di evidenza archeologica e architettonica, in qualsiasi stato di conservazione, che risulti coerente per categoria, funzione e ambito culturale di riferimento. Alcuni possibili esempi di UT sono: una torre costiera, una casa padronale all’interno di una masseria, una domus all’interno di una città romana, una tomba all’interno di una necropoli, un battistero o una chiesa o un campanile all’interno di un complesso episcopale.
Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
LEBIU002142

Interpretazione

Informazioni utili alla corretta e precisa lettura del bene: tipologia, categoria, funzione, tipo di evidenza e stato di conservazione
Tipologia
Chiesa
Categoria
Struttura per il culto
Funzione
    Tipo di evidenza
    Strutture
    Stato di conservazione

      Cronologia

      Informazioni sugli estremi cronologici del bene
      Periodo storico
        Motivazione della cronologia

          Localizzazione

          Dati relativi alla localizzazione geografico-amministrativa del bene, alle modalità con le quali è stato individuato, alle tecniche con cui è stato localizzato e il supporto cartografico utilizzato, all’affidabilità del dato geografico
          Modalità individuazione
            Geometria
            Area/Poligono
            Metodo di localizzazione
            CTR (carta tecnica regionale)
            Tecnica di georeferenziazione
            Rilievo da foto aerea senza sopralluogo
            Criteri di perimetrazione
            Si perimetra l'area occupata dalla struttura.
            Affidabilità della localizzazione geografico amministrativa
            Certo

            Relazioni con altri beni

            Informazioni sulle eventuali relazioni del bene con altri beni secondo la logica del contenuto/contenitore e sulle eventuali altre relazioni dirette
            Bene contenitore

            Condizione Giuridica ed Enti competenti

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            Condizione Giuridica
            Proprietà Ente religioso cattolico
            Enti Competenti

              Verificabilità e Fruizione e valorizzazione

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              Si
              Tipo di fruibilita'
              Edificio di culto

              Ambito culturale

              Ambito culturale cui è possibile ascrivere il bene: ad es. romanico pugliese, barocco leccese, ecc…

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              Riferimenti bibliografici relativi al bene con indicazione di autore, titolo, anno di pubblicazione e pagine