Nei mesi di aprile e maggio 2005, dopo l'individuazione dell'area nell'ambito della ricognizione di superficie, un saggio di scavo ha permesso di verificare l'esistenza di almeno due ambienti verosimilmente riferibili alla pars rustica di una villa di età romana, con orientamento in senso NO-SE. L'ambiente 1, nella sua porzione settentrionale, presenta una pavimentazione che ricopre una superficie di forma quadrangolare (4,36 x 4,18 m circa) ed è caratterizzata da grandi tessere in terracotta allettate in un consistente strato di malta cementizia. La metà occidentale ha rivelato gli elementi superstiti di un torcular, ovvero l'ara e la base degli arbores, allineati secondo un asse N-S; una tubazione fittile permetteva di collegare l'ambiente del torchio con una vasca di forma quadrangolare, realizzata con laterizi e malta e rivestita al suo interno da uno strato di malta di colore grigiastro. L'impianto messo in luce, probabilmente un torchio oleario, rientra tra le non numerose attestazioni indagate nella Daunia romana. L'analisi dei reperti registra la presenza, oltre che di ceramica comune, acroma e da fuoco, di ceramica a pasta grigia e a vernice nera, di sigillata italica e africana; le prime due classi documentano la frequentazione del sito a partire dall'età repubblicana (fine II- I sec. a.C.), mentre tra la sigillata italica si segnala un fondo di una coppa con bollo impresso, e la sigillata africana di produzione A è presente con una serie di orli di coppe (fine I-II sec. d.C.). Si segnala, inoltre, il rinvenimento in superficie di una tegola con bollo entro cartiglio rettangolare, databile per le caratteristiche paleografiche delle lettere al II sec. d.C.
Data ultimo aggiornamento: 24/09/2018