Punto di partenza per chi voglia conoscere la più antica storia del territorio salentino, il Museo di Maglie, ospitato in uno splendido palazzo signorile dei primi del '900, è organizzato in quattro sezioni: Geologia e Paleontologia, Paleolitico e Arte preistorica, neolitico ed Età dei Metalli ed Etnografia, in una inedita "passeggiata" lunga 65 milioni di anni.
Attraverso i reperti esposti, supportati da ricostruzioni grafiche e multimediali, i visitatori vengono condotti alla comprensione delle testimonianze che ovunque affiorano nel paesaggio salentino, testimoni dell'affascinante storia geologica, ambientale e umana della penisola: dalla formazione della base carbonatica sottomarina, ricca di colonie di rudiste, alla barriera corallina che orlava le costa adriatica circa 35 milioni di anni; dalle faune di clima caldo dell'interglaciale Riss-Wurm (90-60 mila), come ippopotami, iene e rinoceronti che vissero contemporaneamente agli Uomini di Neandertal, primi abitanti del Salento, agli animali di clima freddo giunti in Italia meridionale durante l'ultima glaciazione, come l'Alca impennis, la volpe polare e il mammouth, che condivisero con l'Uomo Sapiens ambienti di gelida steppa fino a circa 12 mila anni fa.
Di questi antichissimi uomini e dei loro insediamenti narrano i reperti osteologici e le industrie litiche, ossee e ceramiche, gli oggetti d'arte, dal paleolitico all'Età del bronzo, provenienti da tutto il territorio salentino ed in particolare da grotte ormai famose nel mondo, come Grotta Romanelli, Grotta Zinzulusa, Grotta dei Cervi di Porto Badisco e dei siti che l'uomo scelse a più riprese come luoghi privilegiati di abitazione, come Cattìe e San Sidero di Maglie, quelli del comprensorio di Otranto e lungo la costa di Santa Maria di Leuca.
La Sezione Etnografica, inaugurata nel 2009, espone una rarissima collezione di arte e artigianato africano, donata al museo dal letterato toscano Florio Santini. Reperti in bronzo, argento, avorio, legno, narrano la storia di grandi regni del passato e di etnie tribali in parte scomparse, artefici di importanti ed intense espressioni artistico culturali che caratterizzarono, tra XV e XIX secolo, ampie regioni dell'Africa Nera.
La sezione, oltre a stimolare spunti, riflessioni e confronti con le popolazioni tribali preistoriche, pone il Museo Civico di Maglie quale luogo privilegiato di incontro e dialogo interculturale sulle diverse forme e aspetti delle società umane.

Data ultimo aggiornamento: 23/01/2020