La punta della penisola su cui sorge il centro antico di Bari era occupata da un edificio di culto almeno a partire dal XII secolo. Un documento del 1119 infatti attesta l'esistenza in quell'area di una chiesa di san Pietro Maggiore. La denominazione è stata associata nel Settecento al leggendario passaggio dell'apostolo Pietro nel suo viaggio verso Roma, durante il quale avrebbe consacrato il primo vescovo della città di Bari, Mauro.
Varie fonti attestano che dalla metà del XV secolo alla chiesa fu associato un convento dei padri Minori Osservanti e che all'inizio del XVII secolo la chiesa ormai in rovina fu sostituita da un nuovo edificio di maggiori dimensioni.
Durante l'occupazione francese (1806-1815) il convento fu soppresso e a partire da quel momento gli edifici ad esso relativi, che si sviluppavano intorno a 3 chiostri con dormitori collocati ai piani superiori e due aree adibite a giardino, divennero sede prima della Gendarmeria, poi del Reale Liceo delle Puglie, quindi del Sacro Monte di Pietà e infine dell'Ospedale Consorziale.
Agli inizi del ‘900, in seguito al ritrovamento di alcune sepolture, furono eseguiti i primi scavi nell'area ad opera di Michele Gervasio, ripresi molti decenni più tardi, alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso, dopo la demolizione di tutto l'ex convento avvenuta nel 1969. Essi portarono alla luce sul lato occidentale dell'unico chiostro superstite una ricca stratificazione dall'età del Bronzo all'età contemporanea senza soluzione di continuità. Nel 2005 e nel 2012 sono state eseguite nuove indagini soprattutto nell'area della chiesa medievale nell'ambito del progetto per la creazione del nuovo Museo Archeologico nell'adiacente complesso di Santa Scolastica. Tali indagini hanno consentito, oltre ad una migliore definizione delle varie fasi dell'edificio di culto, anche l'individuazione di frammenti ceramici e scultorei e di sepolture riferibili alla fine del VI - inizi del VII secolo. Nell'area NO del sito è stato rinvenuto anche un piccolo impianto per la produzione di materiale ceramico, abbandonato nell'XI secolo.
L'edificio di culto, originariamente triabsidato e tripartito da pilastri, fu probabilmente ridimensionato in occasione della costruzione del convento quattrocentesco del quale si conserva soltanto uno dei chiostri con tratti di elevato. Della fase degli inizi del XVII secolo, quando si avviò la costruzione di una nuova e più ampia chiesa, sono state trovate tracce soprattutto tra i ritrovamenti ceramici ricchissimi di maiolica conventuale, e nei frammenti di decorazione scultorea.
Data ultimo aggiornamento: 24/09/2018