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Il MAM “Museo Archeologico e dei Messapi di Demetra e Persefone” è stato inaugurato nell’aprile del 2017, a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione e riqualificazione del settecentesco Palazzo Martini, nel quale è sito. L’ edificio, costruito per volere dell’abate Giuseppe Nicola Carbone, in seguito divenne proprietà della Famiglia Martini-Carissimo, la quale lo permutò con il castello normanno-svevo di proprietà del Comune. Fino al 1986 ha ospitato gli uffici comunali. Il museo è organizzato in dieci sale al cui interno sono contenuti rinvenimenti di epoca messapica e romana. Nella prima sala è possibile ammirare un plastico raffigurante l’abitato di Oria in epoca messapica, mentre sul pavimento è rappresentata una mappa che riproduce la penisola salentina con i vari centri messapici. All’interno della seconda sala è presente una riproduzione di un mosaico a ciottoli policromo del IV sec. a.C. rinvenuto all’interno del palazzo episcopale. Sono inoltre esposti reperti della necropoli di piazza Cattedrale. Nella successiva sala sono esposti depositi votivi e terrecotte figurate di età arcaica, rinvenute nel santuario di Monte Papalucio mentre un pannello descrive la pratica dei pasti rituali. La sala quattro racchiude una selezione di terrecotte figurate e la ricostruzione dei recinti cultuali di età ellenistica con altari di ceneri. Proseguendo, nella sala seguente troviamo iconografie moderne, iscrizioni votive e terrecotte tarantine, dedicate alle divinità Demetra, Persefone e Afrodite, che è possibile ammirare mediante moderne tecnologie. Nelle sale sei e sette sono presenti ceramiche figurate di produzione attica, coloniale e locale, ricchi corredi funerari, cinturoni ed elmi di guerrieri. Nelle sale otto e nove fanno bella mostra di sé corredi funerari pertinenti a donne e bambini: gioielli, giocattoli, poppatoi e statuette di vario tipo. Nell’ultima sala sono ammirabili reperti che attestano il passaggio all’età romana, rinvenuti in via Erodoto e via Frascata. Tra gli oggetti più interessanti presenti nel museo, si segnalano un pettine in osso decorato con una scena della guerra di Troia, lapidi con iscrizioni e uno straordinario cratere a campana con anse leonine.
Data ultimo aggiornamento: 22/12/2020